Questo sito utilizza cookies tecnici (necessari) e analitici.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookies.

Commemorazione del 66° anniversario della Tragedia di Marcinelle

Come ogni anno, l’8 agosto viene ricordata la “Giornata del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo“, istituita nel 2001 per valorizzare e riconoscere il lavoro e il sacrificio dei tanti connazionali emigrati all’estero. Tale commemorazione ricade nel giorno della ricorrenza della tragedia mineraria di Marcinelle del 1956, in Belgio, ove persero la vita nella miniera di Bois du Cazier 262 minatori, tra cui 136 italiani.

Anche in questa occasione il Ministro per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio, d’intesa con la Presidenza
del Consiglio dei Ministri, indirizza il seguente Messaggio ai connazionali all’estero:

“Cari Italiane e Italiani all’estero,

Mi unisco con commozione alla commemorazione della tragedia in cui 66 anni fa persero la vita 262 lavoratori, 136 italiani.
In questa ricorrenza, desidero rinnovare la profonda vicinanza delle Istituzioni ai familiari dei cittadini caduti a Marcinelle e rendere omaggio a tutti gli Italiani che, onorando il nostro Paese all’estero, sono tragicamente caduti sul lavoro. Nel loro ricordo celebriamo ogni anno la “Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo”, proclamata proprio nella simbolica data dell’8 agosto in onore delle vittime di Marcinelle.
La tragedia del Bois du Cazier e gli altri tragici episodi che hanno segnato la storia dell’emigrazione italiana ci ricordano che la dignità dell’individuo non può prescindere dalla tutela di diritti, dignità e sicurezza sul lavoro. È responsabilità in primis delle Istituzioni rendere effettivo quel diritto al lavoro e alla partecipazione all’organizzazione economica, sociale e politica del Paese sancito nella nostra Costituzione.
Questi valori e queste responsabilità sono alla base anche del progetto di integrazione europea, che proprio trent’anni fa veniva rilanciato con la firma del Trattato di Maastricht. Ispirati anche dal coraggio e dalle esperienze dei tanti emigranti che diedero prova dell’unione e della fratellanza esistente tra popoli europei, il 7 febbraio 1992, dodici Stati, tra cui l’Italia, posero un ulteriore mattone nella costruzione della nostra casa europea.
Oggi, a trent’anni da quel grande passo, nuove sfide ci invitano a proseguire con ancora più vigore il processo d’integrazione europea. Le ripercussioni della crisi ucraina, la ripresa post-pandemica, il cambiamento climatico, il fenomeno migratorio ci spingono non solo a rafforzare lo spirito di solidarietà e la comunione d’intenti tra Stati Membri, ma anche a rinnovare l’impegno per un modello di convivenza e di crescita basato anzitutto sul rispetto della persona, della sua dignità e dei suoi diritti. È con questo spirito che l’Italia ha partecipato attivamente ai lavori della Conferenza sul futuro dell’Europa, una preziosa opportunità di dialogo tra Istituzioni e cittadini dalla quale è emersa l’esigenza di dare ulteriore impulso alle politiche sociali e occupazionali dell’Unione Europea, nell’ottica di una crescita e uno sviluppo sempre più sostenibili. Le sfide e le opportunità della doppia transizione ecologica e digitale evidenziano l’importanza della dimensione sociale e umana del lavoro, fonte di realizzazione e crescita per il singolo e per l’intera società. L’Italia, insieme a tutta l’Unione Europea, è impegnata a fornire risposte condivise e concrete, grazie a “NextGenerationEU” e al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Cari Connazionali, In questa occasione estendo il mio pensiero anche a tutti gli Italiani che con sacrificio hanno lasciato l’Italia, ai loro discendenti e ai tanti professionisti, studenti, imprenditori e ricercatori, rappresentanti della “nuova mobilità”, che pur lontani dal nostro Paese contribuiscono alla crescita dell’Italia. Voi, Italiani nel mondo, contribuite a diffondere quotidianamente l’immagine migliore del nostro Paese e ne siete una componente vitale e di grande valore.

A Voi rivolgo il mio più sentito ringraziamento.”